La Macedonia, cosi come altri paesi Balcani, è un interessante mix di culture, nazionalità, natura, e sapori. Sotto alcuni punti di vista sembrerebbe simile alla Polonia, in particolare la lingua; tuttavia sorprende se osservato con più attenzione. Come turisti, o meglio, viaggiatori alla ricerca di forme alternative per scoprire le realtà circostanti, condividiamo di seguito alcune riflessioni con chi, come noi, ama andare fuori dal sentiero battuto.
Per coloro che sono alla ricerca di luoghi inconsueti
Oltre alle principali città, vale la pena andare in montagna o nei parchi nazionali. Siamo rimasti particolarmente colpiti dal parco Pelister, nei pressi di Bitola, e dalla limitrofa Villa Dihovo che, situata nel mezzo delle montagne, offre alloggio e pasti sani ed ecologici preparati con prodotti locali.
Nelle principali città vale la pena regalarsi una sosta in un baretto del posto, in cui i macedoni siedono per ore, godendosi una tazza di caffè, del buon vino locale o della rakija. A Skopje, per esempio, vi consigliamo di visitare il Menada, un bar situato all'inizio del centro storico. Si trova in un angolo tranquillo, protetto dalle ondate di turisti, e mantiene l'atmosfera originale. Il Menada spesso mette a disposizione i suoi locali per diversi progetti ed eventi sociali, quindi vale la pena verificare se c'è qualcosa di interessante il giorno che vi trovate a passarci davanti.
Per autostoppisti
In base alle nostre esperienze possiamo dire che l’autostop in Macedonia è molto facile (se due femmine) o facile (se una femmina e un maschio). In quest’ultimo caso è stata necessaria un po' di pazienza in più, ma alla fine siamo riusciti ad andare ovunque. Gli autisti incontrati nelle maggior parte dei casi parlano inglese, almeno ad un livello base. Anche l’italiano è abbastanza comune, specie tra la comunità albanese. Basta stare attenti ai taxi non autorizzati, soprattutto intorno ad Ohrid, uno dei luoghi più turistici (e belli) della Macedonia. Ma va detto che una volta un tassista ci ha portato con sé per 130 km senza farci pagare. Come sempre dipende molto da chi si incontra, ma è sempre meglio assicurarsi all’inizio se entrambe le parti sono d'accordo sul fatto che si tratti di autostop.
Per couchsurfer (e simili)
Couchsurfing funziona bene in Macedonia. E' abbastanza facile trovare qualcuno che vi ospiti per qualche notte. Ad Ohrid potrebbe essere un po’ più dura, magari potreste prendere in considerazione Struga, situata a 15 chilometri di distanza. I due paesi sono ben connessi con autobus ogni 15-20 minuti per appena 40 dinari (meno di un euro). Anche Struga si trova sul lago, ma ha un'atmosfera completamente diversa rispetto a Ohrid.
Con Workaway va peggio. Anche se c’é qualche progetto sul sito, nessuno di questi ha risposto ai nostri messaggi.
Per vegetariani
Non è facile. Come nel resto dei Balcani, la carne regna sovrana nella maggior parte delle ricette. Tuttavia, il vegetarianismo è sempre più popolare; nessuno si sorprende più ad una vostra richiesta di un piatto senza carne. Anche se la risposta non vi soddisfarà. In ogni città principale troverete con certezza almeno un ristorante vegetariano. Dei piatti tradizionali consigliamo l’Ajvar (crema a base di peperoni), l’omelet (uova strapazzate con cipolle formaggio e molto altro), il Sarma (rotoli di foglie di verza ripieni) e, naturalmente, la shopska – un’insalata di pomodori e cetrioli con una sfarinata di formaggio salato. Un’ultima chicca: per una settimana abbiamo usufruito del catering macedone; l'opzione vegetariana è risultata tutto sommato buona ma, per qualche strana ragione, mentre la versione non-vegetariana conteneva dolci (per esempio, una deliziosa torta al cioccolato), quella vegetariana offriva solo frutta o yogurt. Evidentemente essere vegetariani in Macedonia significa essere a dieta.
Per coloro che vogliono fare una buona azione
La Macedonia, e Skopje in particolare, offre diverse opzioni per coloro che vogliono sostenere la comunità locale. Uno dei nostri progetti preferiti si chiama Retwitt a meal. Si tratta di un gruppo di volontari che ogni venerdì sera cucinano del cibo per poveri e senzatetto di Skopje e il sabato lo distribuiscono, alle ore 12.30 davanti al Memoriale di Madre Teresa. Se passate di li potete aiutarli con una donazione (solo cibo, non accettano soldi) o unirsi a loro in cucina. Un'altra opzione è quella di servirsi al ristorante Freshys, che dà il 34% dei suoi profitti alle persone bisognose. Freshys offre cibo sano e biologico, con opzioni vegetariane e vegane.
Per chi fosse interessato alla situazione sociale e politica
Un giorno a Bitola abbiamo notato che alcuni degli edifici sono pieni di macchie colorate. In Skopje ce ne sono ancora di più. Dalla gente del posto, spesso vogliosi di discutere di storia e politica, abbiamo avuto modo farci raccontare la rivoluzione colorata, avvenuta pochi mesi prima del nostro passaggio e che ha visto protestare migliaia di persone per le strade. La situazione generale in Macedonia è piuttosto instabile, cosa che sicuramente non aiuta lo sviluppo del paese. Sembra che le elezioni, che hanno avuto luogo qualche settimana fa (2016/11/12), non cambieranno la situazione. La gente in Macedonia non ha problemi a parlare di politica, risponde a qualsiasi domanda e prontamente partecipano ad una discussione. Amano lamentarsi, soprattutto per il numero spropositato di monumenti e statue che sono spuntate fuori in ogni angolo di Skopje e per i flussi non proprio leciti di denaro che hanno generato. Per avere un quadro più ampio della situazione vale la pena parlare con diverse persone, tra cui almeno un cittadino di etnia albanese. La Macedonia ha attriti con la maggior parte dei paesi circostanti, ma il conflitto etnico che coinvolge la minoranza albanese sembra essere particolarmente difficile e ancora acceso. Anche il rapporto con la Grecia, che non riconosce la Macedonia, non è facile. In Grecia è meglio evitare di usare il termine Macedonia, il nome ufficiale è F.Y.R.O.M. (Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia). E’ una cosa da tenere in considerazione se pianificate di attraversare il confine tra i due paesi in autostop. Va da sé, la Grecia non riconosce i passaporti macedoni: i macedoni ricevono un foglio speciale per registrare ogni entrata e uscita dalla Grecia. Possono rimanere nella UE non più di 90 giorni all'anno.
Per coloro che rispettano le regole
In Macedonia ogni straniero che si ferma in un determinato luogo per più di 48 ore dovrebbe registrarsi alla stazione di polizia. Non facendolo, in caso di incidente (o, talvolta, anche al momento di lasciare il paese) si potrebbero avere problemi.