Autostop in Turchia. Si ferma un camionista. Scopriamo che parla italiano. Ha fatto il kebabbaro da qualche parte in Italia. Andiamo piano, chiacchierando sulla vita. Ad un certo punto dice una frase: Oggi viviamo, domani chi sa. Lungo silenzio.
Italia, qualche mese dopo. Sono gli ultimi giorni, presto saremo di nuovo in cammino. Sono stati due mesi intensi, pieni di workshop, incontri, storie da scrivere. E ogni giorno pensieri profondi - oggi viviamo, domani ….?
Al contrario di quello che pensano in tanti, ci penso molto al futuro. Alla morte. Alla malattia. La disabilità. Ma soprattutto alla morte. Tre persone importanti nella mia vita sono morte all’improvviso. Dżemer, in un incidente stradale. Era il primo di aprile, all’inizio ho pensato ad un pesce d’aprile molto idiota. Paula, la mia compagna di banco a scuola. Amava il paracadutismo. Un giorno il suo aereo è caduto. E Piotr. Era per me come un fratello maggiore, a volte quasi un padre. E’ morto prima che glielo dicessi.
Penso alla morte anche in una diversa prospettiva. Parlare con i changemaker significa anche trattare dei problemi. Osservarli. Viaggiando in paesi dove fame, mancanza di un tetto, scarso accesso all’educazione, disastri naturali o conflitti sono all’ordine del giorno. Visto lo stato di salute del nostro pianeta, non credo che abbiamo molto tempo. E la pace sembra essere un concetto effimero.
A volte la paura della morte mi ha paralizzato. Ma sempre più spesso mi permette di vivere. Possiamo trascorrere la nostra vita preparandoci per quello che accadrà un domani. O iniziare a prendere in considerazione che questo domani potrebbe non arrivare mai.
Essere consapevoli di quanto sia fragile l'essere umano mi permette di godere di ciò che sta succedendo ora. Apprezzo ogni abbraccio, buona colazione, sorriso, conversazione stimolante, sguardo sul mare, una nuova parola che ho appena imparato.
La vita, la salute non durano per sempre. E non ci è dato sapere quando se ne andranno. Non so se è possibile prepararci alla morte. Ma so che possiamo vivere in modo tale da non aver rimpianti nel momento finale.