È già passato un anno da quando ci siamo sposati. È ora di fare il punto della situazione e vedere cosa è cambiato da quando siamo marito e moglie.
In passato ci era capitato di pensarci su di tanto in tanto, ma non vedevamo il fatto di legalizzare la nostra relazione come un passo particolarmente importante o utile. La consideravamo piuttosto un'interessante opportunità per celebrare il nostro amore attorniati dalle persone a noi care. Poi è arrivata la pandemia e, per la prima volta, essere o non essere “congiunti” ufficialmente e' stato determinante per i nostri programmi, non essendo possibile per Andrea entrare in Polonia durante le prime settimane di lockdown. In effetti, quella è stata la prima e unica volta che qualcuno avrebbe potuto chiederci di dimostrare la nostra relazione. Anche se abbiamo il certificato di matrimonio nei nostri telefoni (non si sa mai) non ci è mai capitato di mostrarlo a nessuno. Eppure, da quando abbiamo iniziato a dire che siamo sposati, non importa se al dentista in Polonia o in municipio in Italia, le cose diventano più facili. Non e' una questione di leggi o regolamenti specifici, si tratta piuttosto dell'approccio della persona che risponde alle nostre domande o richieste sui denti, in banca o sul profil zaufany [profilo del cittadino in Polonia necessario per firmare documenti online o avere accesso ai servizi] a diventare più accomodante. E' come se ora in qualche modo fossimo più facili da inquadrare. Eppure essendo cittadini dell'Unione europea, i diritti che abbiamo ora sono esattamente gli stessi che avevamo prima. In teoria.
Anche tra noi le cose sono allo stesso tempo cambiate e rimaste uguali. Il matrimonio ha aggiunto qualcosa alla prospettiva di lungo termine, ma come non davamo per scontata la nostra relazione prima, non lo facciamo ora. Sappiamo entrambi che il divorzio è un'opzione e anche se sarebbe terribilmente complicato (rifare di nuovo tutte le scartoffie in due paesi diversi...:S ) siamo consapevoli che la possibilità c'è. Sicuramente non e' in cima alla lista, ma d'altra parte, se una mattina ci accorgessimo che la nostra relazione non ha più senso, non staremmo insieme solo perché abbiamo messo un segno su un pezzo di carta. Detto questo, crediamo che una relazione sia un impegno costante, che l'amore per durare richiede attenzione e cura. E noi ci mettiamo lo stesso impegno, anzi, forse ancora di più, in questi tempi di pandemia, in cui tutto diventa più impegnativo – compreso stare fianco a fianco.
Anche se non e' stata una scelta cosciente, abbiamo iniziato a chiamarci moglie e marito, anche durante le conversazioni quotidiane - un piacere che non ci aspettavamo. Tutto sommato, c'è qualche... forse non proprio una promessa.... ma una dichiarazione in quelle parole, una dichiarazione di quello che proviamo l'un per l'altra in questo momento. L'affermare che vogliamo fare tutto il possibile per stare insieme per sempre. In sostanza siamo convinti che per una buona relazione dobbiamo dare per scontata l'altra persona. E l'esatto opposto. Come detto, stare insieme e' un processo e sapere che le cose potrebbero non durare per sempre è una buona motivazione per metterci impegno ed energia. D'altra parte, è difficile buttarsi a capofitto in una relazione e programmare il futuro attorno ad essa senza pensare che sia quella giusta. E senza essere del tutto noi stessi, totalmente vulnerabili, pienamente presenti con tutte le nostre gioie, speranze, ma anche paure e traumi, è difficile costruire una relazione profonda, in grado di resistere nonostante le sfide interne ed esterne. O magari proprio grazie a loro.
Il nostro #YearOfLove è quasi finito. Ma la nostra #LifeOfLove è ancora davanti a noi. Grazie a tutti per aver fatto in un modo o nell'altro parte dei nostri 12 mesi di festa. Grazie per esservi uniti a noi per cene colorate, per aver partecipato al Connection Weekend, per averci supportato ordinando le Love Cards, per averci aiutato a scegliere le iniziative che vogliamo sostenere, per leggere, commentare e condividere i post #OurRelations. Continuiamo ad amare!
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